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Tonno rosso : interessante convegno CONFSAL e OCEANIS

Grande successo per un evento, il secondo in ordine cronologico, dopo quello dello scorso 28 Luglio, costruito dal binomio Oceanis srl- Confsal Pesca. Lo scorso 22 Settembre si è tenuto presso l’Hotel Punta Quattroventi, dove c’è anche la sede istituzionale di Oceanis srl, un convegno sul Tonno Rosso che ha coinvolto esperti, addetti ai lavori e ha richiamato l’attenzione del panorama internazionale. Infatti, già dalla sera precedente il convegno, quella del 21, quando hanno iniziato ad arrivare i primi relatori e i primi interessati, si è tenuta una elegante cena di benvenuto per iniziare a discutere delle tematiche che si sono poi sviluppate nel corso del giorno successivo. La mattina del giorno 22, dopo la classica registrazione dei partecipanti, si è svolta la presentazione della giornata dei lavori ad opera di Flaminia Mariani dell’organigramma di Confsal e dal Comandante Paolo Pignalosa, fondatore di Oceanis srl, che ha fatto gli onori di casa ed ha moderato il dibattito che ha suscitato notevole interesse, vista la nutrita presenza di ospiti altamente qualificati e competenti, tra cui Bruno Mariani, segretario Nazionale di Confsal, alcuni rappresentanti delle associazioni di categoria, alcuni rappresentanti delle capitanerie di Porto e del comparto marittimo.

Il primo intervento è stato del Sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica, che ha sottolineato la storicità e la tradizione della pesca e del lavoro correlato che hanno aiutato a creare una cultura importante in determinati luoghi, dando risalto alla cittadina che amministra in prima persona. Dopo il Sindaco di Cetara, ha preso il microfono il Dottor Bjorn Callus, direttore generale della pesca del Governo di Malta, eletto in carica dal 2019. Il direttore Callus ha fatto una presentazione generale, della pesca industriale e di quella artigianale a Malta. Spiegando, in particolare, le differenze tra le due tipologie di pesca che la Pubblica Amministrazione deve affrontare. Dopo un primo periodo di difficoltà, a ridosso della sua investitura, si è arrivati ad avere un maggiore equilibrio e maggiore rispetto reciproco tra tutte le parti in causa (armatori-pescatori-Dipartimento della Pesca), sottolineando il grande lavoro svolto in sinergia con Oceanis per il programma di osservazione e per la formazione ed educazione di tutti coloro che volevano intraprendere questo tipo di attività lavorativa. Proprio nel 2020 c’è stato un cambio nella programmazione che ha portato a fare una attenta riflessione, da parte del dipartimento della pesca che vorrebbe implementare questo tipo di attività per provare a fare un’attività full time (un primo esperimento in tal senso si è verificato già nel 2022). Per arrivare a questo obiettivo, ha spiegato che nelle prospettive future, ci sia la necessità di integrare un programma di osservazione e monitoraggio anche per la pesca artigianale, incrementando le collaborazioni internazionali con paesi del Mediterraneo.

Il comandante Pignalosa, ha poi, presentato il successivo relatore, il Dottor Jean Pierre Silva, Direttore Generale della Cofrepeche, il quale ha presentato l’azienda che dirige, spiegando che è attiva da 35 anni, offrendo consulenza scientifica nell’ambito della pesca. Ha evidenziato l’importanza del lavoro svolto in partnership con Oceanis, già dal 2010, quando ci fu un importante fermo pesca per il fenomeno dell’overfishing che stava creando un momento di crisi. Il dottor Silva ha messo, quindi, in rilievo, l’importanza dei programmi di osservazione, declinando il ruolo dello stesso osservatore a bordo dei pescherecci, nonostante qualche reticenza da parte degli operatori del settore che ritenevano tale figura, ambigua. Ha voluto sottolineare il rilievo delle operazioni di monitoraggio, affinché possano essere efficienti, uniti ad una trasparenza dei controlli. Nel prosieguo del discorso, il direttore francese, ha ribadito l’importanza della collaborazione tra tutti coloro che lavorano nell’ambito della pesca -dai farm operator ai pescatori, agli osservatori- di tutti gli Stati membri. Particolare rilievo hanno la comunicazione e la collaborazione tra gli osservatori Nazionali e quelli Regionali.

A seguito dei primi due interventi di apertura, ha preso parola, il Dottor Luigi Pappalardo, coordinatore scientifico di Oceanis srl: il focus del suo intervento è stato incentrato sull’importanza della raccolta dei dati scientifici sulla pesca per le previsioni future degli stock ittici. Con il programma degli osservatori viene offerto un importante contributo di raccolta dati a SCRS (standing committee on research and statistic) e all’ICCAT (International Commission for the Conservation of Atlantic Tuna). E’ stata sottolineata la necessità di incrementare il monitoraggio, visto il numero importante di imbarcazioni coinvolte, visto che una raccolta dati efficace permette di poter strutturare un tipo di pesca sostenibile. Per tale motivo tale necessità è strettamente collegata alla necessità di inserire nell’organico finale degli osservatori, figure con importante competenza scientifica. Ma è imprescindibile anche incrementare la sicurezza a bordo delle imbarcazioni per poter migliorare le attività di pesca e per permettere agli osservatori di fare una permanenza a bordo tranquilla e senza particolari difficoltà.

Dopo questi interventi c’è stato un piccolo break coffee, dove tutti, dai relatori al moderatore agli interessati, hanno potuto intrattenersi: stringendo rapporti nuovi e rinsaldando vecchie amicizie. Un momento di relax, goduto sulla terrazza della struttura, dove poco dopo si è svolta la pausa pranzo, che affacciava, in maniera suggestiva, sul golfo di Napoli.

Appena ripreso posto in sala, e con grande piacere di tutti i partecipanti, è intervenuto il Comandante della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, Gabriele Cimoli, accompagnato da due rappresentanti della suddetta capitaneria, che ha incentrato il suo intervento sulla pesca sportiva e ricreativa. In particolare ha sottolineato il riconoscimento, da parte del ministero, delle autodichiarazioni dei pescatori dilettanti, spiegando cosa sia una taglia minima catturabile -30kg x 115cm- e la possibilità di catturare un solo pesce al giorno, con una tolleranza del 5% al minimo della taglia per le catture. Dopo questa introduzione, il Comandante, ha voluto elencare la diversa tipologia di sanzioni cui va incontro chi non si attiene ai regolamenti delle taglie minime: una scala che si sviluppa in maniera progressiva, in base a quanto si sia sotto taglia minima, fino ad un massimo di 150.000€.

Al rientro dalla pausa pranzo, dopo l’arrivo di altre personalità di rilievo nel mondo della pesca del tonno rosso, sono intervenuti il Dottor Marco Giachetta dell’Associazione Tonnieri del Tirrento e il Dottor Giuliano Greco, Presidente delle Tonnare PIAM di Carloforte: il primoha spiegato le modalità della pesca del tonno rosso con il sistema a circuizione; mentre il secondo ha spiegato le modalità della pesca con il sitema trap o tonnara fissa, sottolineando l’esigenza di avere maggiori osservatori per la tipologia di lavoro che viene affrontata.

Un forte segnale è arrivato poi, dal comandante Carmelo Squadrito, nella sua veste di utilizzatore dell’innovativa quota tonno assegnata all’artigianale: il quale ha sottolineato in maniera pratica ed essenziale che la grande opportunità di utilizzo di tale quota sia un’occasione che deve essere assegnata in base a valutazioni oggettive che riguardano l’utilizzo del bene per il fine comune.

In ultimo, in chiusura dei lavori, è intervenuto il Dottor Bernardì Alba, presidente APERS, Associazione pesca ricreativa responsabile Spagnola. L’intervento del dottor Alba riguardava i metodi di raccolta dei dati biometrici e del DNA con gli istituti scientifici: sviluppare un metodo standardizzato di raccolta dati senza la necessità di sacrificare la specie. Viene anche evidenziato l’importante collaborazione tra i pescatori ricreativi e/o sportivi, gli operatori della piccola pesca e funzionari del ministero. I lavori, molto apprezzati da tutti i partecipanti, molti dei quali hanno chiesto di programmarne altri per potersi aggiornare costantemente, sono stati chiusi dagli stessi che avevano fatto anche l’apertura: il comandante Pignalosa e la dottoressa Mariani che hanno ringraziato per la partecipazione e, soprattutto, per la vivace interazione che ha contraddistinto la giornata. In serata, c’è stata una cena di gala che ha sancito la chiusura dei lavori e ha gettato le basi per altre attività del genere da organizzare in un futuro prossimo.

Osservatori nazionali: chi sono e cosa fanno durante le campagne di pesca

Un punto di vista in prima persona dalla vita di un osservatore nazionale. Una panoramica dell’intero processo della campagna di pesca del tonno rosso e del pesce spada a Malta 2021. Realizzato da OCEANIS SRL e supportato dal Ministero maltese per l’agricoltura, la pesca, l’alimentazione e i diritti degli animali.

La Commissione Internazionale per la conservazione del Tonno Atlantico (ICCAT), in particolare L’SCRS (Standing Committee on Research and Statistics), chiede, ove possibile, agli osservatori Nazionali e Internazionali di raccogliere dati biometrici e campioni biologici a supporto della ricerca scientifica.
L’SCRS è responsabile dello sviluppo e della ricerca; supporta la Commissione in tutte le politiche e le procedure per la raccolta, la compilazione, analisi e diffusione delle statistiche sulla pesca. L’SCRS garantisce alla Commissione le statistiche più complete e attuali in materia di attività di pesca nella zona della convenzione, coordinando inoltre varie attività di ricerca nazionali, sviluppando progetti per i programmi di ricerca di cooperazione internazionale speciali, effettuando valutazioni degli stock e consigliando la Commissione sulla necessità di misure specifiche di conservazione e di gestione delle risorse ittiche.
Ad ogni osservatore, nel corso della missione assegnatagli, viene specificatamente richiesto di rilevare parametri biometrici (diverse misure di lunghezza e peso) e di collezionare ove possibili parti biologiche (prima spina dorsale, gonadi, otoliti, tessuti biologici). Gli osservatori devonoeffettuare come da protocollo il campionamento sugli esemplari morti di BFT sia durante il trasporto effettuato dai TUG, sia durante gli sbarchi effettuati dai palangari, nonché durante le operazioni di mattanza presso le farm di ingrasso e presso le TRAP.